Il Decreto del Ministro dell’Istruzione del 16 agosto 2022 n. 226, disciplina il percorso di formazione e di prova del personale docente e educativo, nonché le modalità di svolgimento del test finale, le procedure e i criteri di valutazione del personale docente in periodo di prova.
Personale docente tenuto a svolgere il periodo di prova e di formazione
Sono tenuti al periodo di formazione e prova:
– i docenti al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato, a qualunque titolo conferito, che aspirino alla conferma nel ruolo ivi compresi gli assunti a tempo indeterminato in quanto vincitori dei concorsi banditi con DDG 2575 e DDG 2576 del 6 dicembre 2023;
– i docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti. In ogni caso la ripetizione del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività di formazione, che sono da considerarsi parte integrante del servizio in anno di prova;
– i docenti che, in caso di mancato superamento del test finale e di valutazione negativa, devono ripetere il periodo di formazione e prova;
– i docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo;
- i docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all’articolo 5, commi da 5 a 12, del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2023, n. 74;
– i docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all’articolo 59, comma 9- bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73. Qualora il personale interessato abbia già esperito positivamente il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado, sarà comunque tenuto ad acquisire i 5 CFU di cui all’articolo 18 del Decreto ministeriale 22 aprile 2022, n. 108;
– i docenti assunti a tempo indeterminato con decorrenza giuridica 01/09/2024 ed economica 01/09/2025, se in possesso dei prescritti requisiti di servizio nel medesimo grado di istruzione.
Ai sensi del D.M n. 226/2022, il superamento del periodo di formazione e prova è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno centottanta giorni nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno centoventi per le attività didattiche, al superamento del test finale e alla valutazione positiva del percorso di formazione e periodo di prova in servizio. Fermo restando l’obbligo delle 50 ore di formazione previste, i centottanta giorni di servizio e i centoventi giorni di attività didattica sono proporzionalmente ridotti per i docenti con prestazione o orario inferiore su cattedra o posto.
I termini indicati per la validità del periodo di prova trovano applicazione anche nei confronti dei vincitori della procedura di cui all’articolo 59, comma 9 bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, così come già indicato nella nota della Direzione generale per il personale scolastico prot. 0030998 del 25/08/2022.
A norma dell’articolo 13, comma 2, e dell’articolo 18-bis, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, i docenti assunti con contratto a tempo determinato su posto comune nella scuola secondaria, in quanto vincitori del concorso bandito con DDG 2575 del 6 dicembre 2023 privi di abilitazione all’atto dell’assunzione, svolgeranno il periodo di prova e formazione dell’anno scolastico 2025/2026 a seguito dell’assunzione a tempo indeterminato, previo conseguimento dell’abilitazione stessa.
Infine, si ricorda che non devono svolgere il periodo di prova i docenti:
– che abbiano già svolto il periodo di formazione e prova o il percorso FIT ex DDG nello stesso grado di nuova immissione in ruolo sia su posto comune che di sostegno;
– che abbiano ottenuto il rientro in un precedente ruolo nel quale abbiano già svolto il periodo di formazione e prova o il percorso FIT ex DDG 85/2018;
– già immessi in ruolo con riserva, che abbiano superato positivamente l’anno di formazione e di prova ovvero il percorso FIT ex D.D.G. 85/2018 e siano nuovamente assunti per il medesimo ordine o grado;
– che abbiano ottenuto il trasferimento da posto comune a sostegno e viceversa nell’ambito del medesimo grado;
- che abbiano ottenuto il passaggio di cattedra nello stesso grado di scuola. Sono ricompresi nella categoria in esame coloro che hanno concluso positivamente l’anno di formazione ed il periodo di prova a seguito di selezione di nomina finalizzata all’immissione in ruolo e siano successivamente immessi in ruolo su classe di concorso del medesimo grado di scuola sulla base di una diversa procedura selettiva.
Percorso formativo per i docenti in periodo annuale di prova in servizio- Incontri in presenza
Gli incontri in presenza, pari a 6 ore da espletarsi preferibilmente nel 2024, ricoprono una funzione di introduzione/restituzione a carattere prettamente laboratoriale e potranno essere organizzati su diversa scala territoriale, secondo la programmazione stabilita dagli Uffici Scolastici Regionali o dagli Uffici territoriali, d’intesa con le Scuole Polo per la formazione che potranno delegare l’organizzazione degli incontri ad altre scuole dell’ambito, alle quali è riconosciuta una esperienza consolidata nel percorso di formazione dei docenti neoassunti o particolarmente esperte nella formazione su specifiche tematiche (es.: inclusione, sostenibilità, innovazione didattica, ecc.).
Tali incontri, poiché le tematiche digitali e linguistiche sono assorbite dai laboratori formativi, verteranno in particolare sulle aree tematiche di seguito indicate:
– inclusione sociale e dinamiche interculturali;
– bisogni educativi speciali;
– innovazione della didattica delle discipline e motivazione all’apprendimento;
– buone pratiche di didattiche disciplinari;
– gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei
fenomeni di violenza, bullismo e cyberbullismo, discriminazioni; – percorsi per competenze relazionali e trasversali;
– contrasto alla dispersione scolastica;
– attività di orientamento e didattica orientativa;
– insegnamento di educazione civica: nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica (D.M. n.183/24) e sua integrazione nel curricolo;
- valutazione didattica degli apprendimenti e del comportamento; – valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);
– educazione alla sostenibilità.
Il patto per lo sviluppo professionale, gli incontri in presenza e i laboratori formativi
Il DM 226/2022, all’art.5, comma 3, testualmente recita: “Il Dirigente scolastico e il docente in periodo di prova, sulla base del bilancio delle competenze sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni dell’istituzione scolastica, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, pedagogica, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative di cui all’articolo 6 e la partecipazione ad attività formative attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole”.
Al comma 4 dello stesso articolo: “Al termine del percorso di formazione e del periodo annuale di prova in servizio, il docente in periodo di prova, con la supervisione del docente tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare”.
Si evince, dunque, la stretta connessione che intercorre fra il Patto professionale, enunciazione teorica del percorso da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi finali, e le attività, espressione concreta dell’azione formativa. Entrambi concorrono alla realizzazione del percorso di formazione in servizio, che parte da un’analisi critica attenta delle competenze possedute per giungere al concreto risultato di registrazione dei progressi di professionalità nel nuovo bilancio di competenze raggiunte. Si sottolinea l’importanza della personalizzazione del percorso formativo, al fine di consentire a ciascun docente in periodo di prova di avvalersi pienamente di tutta l’offerta formativa in modo coerente e concretamente impattante sul proprio sviluppo professionale.
A tal fine, si raccomanda che il suddetto patto sia incentrato su azioni formative mirate al raggiungimento di quelle competenze non possedute dal docente in anno di prova, evitando di includere la ripetizione di attività con percorsi esperienziali già espletati precedentemente. Si auspica, di contro, che con il docente in prova si concordi opportunamente un percorso formativo che colmi le lacune e potenzi le competenze possedute per un gratificante apporto professionale, una volta completato il percorso.
I laboratori formativi (organizzazione e descrizione dell’Unità di missione)
La struttura dei laboratori formativi implica complessivamente la fruizione di 12 ore di formazione per attività formative previste dall’articolo 14 della Legge 29 aprile 2024, n.56, che dovranno essere svolte e registrate sulla piattaforma “Scuola futura”, accedendo all’area riservata disponibile al link https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/ che, al termine di ciascun percorso frequentato positivamente, rilascia apposito attestato di partecipazione, valido quale documentazione dell’attività svolta. La piattaforma contiene un ampio catalogo di percorsi di formazione, organizzati sia dalle singole istituzioni scolastiche quali nodi formativi locali che da poli nazionali, ai quali potersi iscrivere direttamente dalla piattaforma.
I docenti neoassunti dovranno frequentare uno o più percorsi formativi, per un totale pari ad almeno 12 ore, riferiti alle seguenti linee di investimento:
– Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico (M4C1I2.1);
– Nuove competenze e nuovi linguaggi (M4C1I3.1) in riferimento ai percorsi sul multilinguismo.
Al fine di ampliare l’esperienza formativa ulteriori materiali riferibili alle sopra citate tematiche saranno resi disponibili durante l’anno attraverso l’ambiente on line della Biblioteca dell’Innovazione di INDIRE, a supporto della progettazione e della documentazione delle attività didattiche
Inoltre, si evidenziano iniziative nazionali promosse dal Ministero dell’Istruzione (anche in collaborazione con altri Enti pubblici e di formazione), che possono fornire un ulteriore ausilio alle attività di formazione dei docenti neoassunti, e tra le quali si citano:
– Piattaforma eTwinning: www.etwinning.net – è annoverata tra gli strumenti che gli Stati possono adottare a sostegno delle azioni didattiche per lo sviluppo delle competenze chiave. Questa opportunità unica per il mondo della scuola consente ai docenti di tutta Europa di confrontarsi, collaborare, sviluppare progetti e condividere idee in modo semplice e sicuro, sfruttando le potenzialità del web. L’obiettivo è quello di perfezionare l’offerta formativa dei sistemi scolastici europei attraverso l’internazionalizzazione e l’innovazione dei modelli didattici e di apprendimento, favorendo lo sviluppo di una dimensione comunitaria.
– Piattaforma ELISA: www.piattaformaelisa.it – il Progetto ELISA nasce grazie a una collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione – Direzione generale per lo studente – e il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell’Università di Firenze. La piattaforma dota le scuole e i docenti di strumenti per intervenire efficacemente sul tema del cyberbullismo e del bullismo.
Attività di peer to peer, tutoraggio e ruolo dei tutor e dei dirigenti scolastici
All’attività di osservazione in classe, disciplinata dall’art.9 del D.M. 226/2022, sono dedicate almeno 12 ore.
Ad ogni docente in periodo di formazione e prova è affiancato un tutor di riferimento che dovrà seguire il docente nel percorso di formazione fin dal suo inizio.
la figura del tutor accogliente assume particolare rilievo: assicura il collegamento con il lavoro didattico sul campo e si qualifica come “mentor” per gli insegnanti neoassunti, specie di coloro che si affacciano per la prima volta all’insegnamento.
Il docente tutor presenta al Comitato di valutazione le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neoassunto.
Al fine di riconoscere l’impegno del tutor durante l’anno di prova e di formazione, le attività svolte (progettazione, confronto, documentazione) potranno essere attestate e riconosciute dal Dirigente scolastico come iniziative di formazione previste dall’art. 1 comma 124 della L.107/2015. Inoltre, apposite iniziative di formazione per i docenti tutor saranno organizzate dagli Uffici Scolastici Regionali.
Per ogni docente in periodo di formazione e prova il Dirigente scolastico presenta al Comitato di valutazione una relazione, comprensiva della documentazione delle attività di formazione, delle forme di tutoring e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile all’espressione del parere.
Formazione on line sulla piattaforma INDIRE
L’apertura dell’ambiente on line, predisposto da INDIRE, ha la finalità di garantire una più ampia disponibilità della piattaforma ai docenti neoassunti. Le attività on line assicurano il migliore collegamento tra le varie sequenze di attività che confluiscono nel portfolio professionale finale e le attività in presenza e online (incontri in presenza, laboratori formativi, attività peer to peer). Sarà inoltre disponibile l’ambiente on line pubblico a supporto dei diversi soggetti impegnati nella formazione, in modo da assicurare un’interazione tra i partecipanti alla formazione e le strutture responsabili dell’organizzazione.
Le attività on line, della durata di 20 ore complessive, si configurano in modo strettamente connesso con le attività in presenza, consentendo di documentare il percorso, riflettere sulle competenze acquisite, dare un “senso” coerente all’agire complessivo. La presentazione del portfolio professionale al Comitato di valutazione sostituisce l’elaborazione di ogni altra relazione.
La valutazione del percorso di formazione e di prova in servizio
Il percorso è rappresentato dall’Allegato A, che struttura i momenti di osservazione in classe da svolgersi da parte del Dirigente scolastico e del Tutor, evidenziando in maniera oggettiva le caratteristiche dell’attività didattica del docente neo-immesso. Le schede, debitamente compilate, entrano a far parte del materiale sottoposto al Comitato di valutazione.
Nello specifico, il Comitato di valutazione, convocato dal Dirigente scolastico, compie la verifica delle competenze didattico-pratiche e la traduzione delle conoscenze teoriche disciplinari e metodologiche del docente in prova, secondo quanto riportato nel Piano di sviluppo professionale, ai fini dell’espressione del parere sul superamento del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio attraverso il colloquio.
Nell’ambito del colloquio è svolto il test finale, che consiste, ai sensi dell’articolo 13, comma 3 del Decreto, “nella discussione e valutazione delle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria formulata dal tutor accogliente e nella relazione del dirigente scolastico, con espresso riferimento all’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso di formazione e periodo annuale di prova”.
Il colloquio: il docente lo sostiene innanzi al Comitato. Il colloquio prende avvio dalla presentazione delle attività di insegnamento e formazione e della relativa documentazione contenuta nel portfolio professionale nonché nelle schede di cui all’Allegato A, già in possesso del Dirigente scolastico, documentazione trasmessa preliminarmente (almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio) allo stesso Comitato.
Si suggerisce di attenzionare particolarmente, in questa fase, tutti gli elementi contestuali che in qualche modo hanno influito sul percorso esperienziale del docente in valutazione, della sua partecipazione alla vita della scuola, delle forme di tutoring e di ogni altro elemento utile a chiarire la personalizzazione del percorso formativo compiuto, invitando il docente stesso a “raccontare” e a “raccontarsi” al Comitato; dall’altro lato, vanno considerate le evidenze della capacità didattica, utilizzando gli indicatori e i descrittori dell’Allegato A come griglia di verifica del pieno possesso ed esercizio dello standard professionale.
Nella sua formulazione, il test verterà sulle risultanze acquisite dall’esame della documentazione contenuta nell’istruttoria compiuta dal tutor accogliente e nella relazione del Dirigente scolastico e riguarderà espressamente la verifica dell’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso formativo.
Il test finale concorre, insieme con il colloquio, alla valutazione del percorso di formazione del docente in anno di prova.
Si trasmette in allegato la nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito AOODGPER prot. 202382 del 26 novembre 2024.
Personale scolastico